Qualche settimana fa ci hanno segnalato Sebastian, un cerbiatto completamente addomesticato “apparso” nel giardino di una casa sulla montagna pistoiese. Il piccolo molto probabilmente é stato trovato nel bosco ed allevato dall’uomo, si avvicina a tutti senza il minimo timore e gioca anche con i cani.
Sembra una favola no? Ma purtroppo non è proprio così.
Il cerbiatto, crescendo, ben presto sarebbe diventato un grande e maestoso cervo maschio – e, raggiunta la maturità sessuale, la convivenza a stretto contatto con l’uomo sarebbe potuta diventare un grosso problema per entrambi. I cervi adulti possono attaccare l’uomo se non ne hanno timore, e con la loro mole di qualche quintale, possono ucciderlo.
Le associazioni di protezione animali portano avanti ogni anno campagne di sensibilizzazione finalizzate a far sì che i piccoli di ungulati (cervi, caprioli etc..) non vengano presi nei boschi dagli uomini, situazioni come questa infatti sono molto più frequenti di quanto si possa pensare, e non hanno quasi mai un lieto fine.
Dove può stare ora Sebastian?
Il cerbiatto non poteva certo rimanere nel giardino della casa, è pericoloso, e la detenzione della fauna selvatica senza il permesso della forestale è illegale . Sebastian non poteva nemmeno essere rimesso nel bosco, l’imprinting con l’uomo era molto forte, non aveva avuto l’opportunità di formarsi le competenze necessarie per procurasi cibo, acqua e per difendersi dai predatori naturali, sarebbe stata una condanna certa. La forestale era pronta ad abbatterlo.
Dopo giorni e giorni di estenuanti ricerche, il Centro di recupero fauna selvatica “Il Pettirosso” a Modena si è reso disponibile per accogliere Sebastian – ma è stato veramente difficile trovargli una nuova sistemazione, e comunque dovrà vivere in cattività per tutta la sua vita.
Non toccate mai i cuccioli!
E’ importante ricordare a tutti che in situazioni come questa l’intervento dell’uomo non è una cosa positiva, e che comportamenti come questo, portati avanti con leggerezza portano a conseguenze drammatiche. Si pensa di salvare un cucciolo ed invece viene condannato a morte, o nella migliore delle ipotesi ad una vita in cattività.
Se trovate un piccolo di cervo nascosto tra i cespugli non toccatelo! Non è abbandonato! La mamma è lì vicino, lo ha nascosto lei, di proposito, per non farlo trovare ai predatori. Questa è una efficace strategia difensiva, che consente alla mamma di tornare dai piccoli nascosti nell’erba alta solo per i rapidi allattamenti, in modo da non attirare l’attenzione dei predatori con la sua presenza!
Se siete in dubbio, perché il cucciolo si trova in un campo privato, o è ferito, chiamate sempre la forestale che interverrà, o vi darà le indicazioni da seguire. Non prendete iniziative senza criterio.